Disturbi alimentari

I disturbi alimentari rappresentano nei paesi occidentali industrializzati una vera e propria emergenza sanitaria; negli ultimi anni è stata osservata una tendenza all’aumento di questo tipo di patologia, confermata da numerosi studi epidemiologici. L’età di esordio è stimata tra i 10 ed i 30 anni, con un’età media di insorgenza di 17 anni.
I disturbi dell’alimentazione si caratterizzano per la presenza di comportamenti disfunzionali inerenti l’alimentazione, che hanno come risultato un alterato consumo o assorbimento di cibo e che compromettono significativamente la salute fisica e/o il funzionamento psicosociale dell’individuo.
Nello specifico, nell’anoressia nervosa la persona prova intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassa, e appare significativamente sottopeso; nella bulimia sono invece presenti ricorrenti abbuffate. In entrambi questi disturbi sono presenti comportamenti di controllo del peso quali: digiuno, eccessiva attività fisica, vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici o di farmaci dimagranti. Questi comportamenti possono portare ad un serio rischio per la salute della persona, rendendo necessario un intervento medico e nutrizionale oltre a quello psicologico.
Un’altra caratteristica comune all’anoressia e alla bulimia è la presenza di preoccupazioni relative al peso e alla forma del proprio corpo. Nel disturbo da binge-eating (alimentazione incontrollata) sono presenti ricorrenti abbuffate, non seguite da comportamenti di controllo del peso; la persona affetta da questo disturbo prova un forte disagio rispetto al proprio comportamento alimentare.